Il lago dei cigni
incanta il Teatro Mandanici
Uno dei corpi di ballo più famosi del mondo che porta in scena una delle coreografie più celebri:il Balletto di San Pietroburgo emoziona il pubblico con un'interpretazione superba del classico romantico "Il Lago dei Cigni" che si adagia sulla musica di Čajkovskij.
Ed ecco:si apre il sipario e inizia la magia.
Perché al Teatro Mandanici di Barcellona P.G é stata proprio una serata d'incanto, in compagnia della principessa Odette, soggiogata dal sortilegio del malefico mago Rothbart che non tollera il suo rifiuto e la trasforma in un bianco cigno durante le ore del giorno.
Quattro quadri di arte,tecnica e pathos che culmineranno con la rottura dell'incantesimo grazie all'amore del principe Siegfrid che affronterà una delle peripezie più famose in letteratura cioè l'intervento di Odile,l'ingannevole cigno nero.E come in una favola, vissero per sempre felici e contenti.Uno dei finali possibili, in verità, dal momento che dal 1885 ad oggi sono state scritte molte versioni.
L'atmosfera è impreziosita da contorni fiabeschi e dalle luci che evidenziano le sfumature del bene e del male che si intersecano e quasi si confondono.
Se l'opera è da considerarsi perfetta, il motivo è universalmente riconosciuto nella simbiosi fra coreografia e musica.
L'interpretazione di Odette è meravigliosa:la sua figura esile e delicata si contrappone alla forza e all'energia con cui danza.
Ad attenderla e ad inseguirla c'è un principe Siegfrid elegante e preciso.Fra le ottime prestazioni degli interpreti citiamo la grande sincronia del quartetto dei cigni e il giullare di corte. Il tutto, in un fastoso spettacolo pieno di grazia,eleganza,romanticismo e maestria.
Donatella Manna